La realtà rimastami incollata come un vestito bagnato, era ieri un cortile.
Un cortile illuminato nell’ora che divide il giorno.
Un cortile stretto da muri alti come muraglie, muri grigi e opprimenti ma mai, mai invincibili, neppure ora, nell’oscurità che unisce x con z e y, soprattutto ora, nell’ora del finalmente.